19 giugno 1998
Cara Giorgia,
non puoi immaginare come mi sto divertendo e quante cose sono successe
da quando ci siamo salutate. Ti ricordi che non avevo nessuna voglia di partire? E
com’ero arrabbiata con la mamma che mi ci aveva costretta? E
invece adesso non vorrei più tornare a casa! Non te la prendere, per favore,
ma LUI è troppo bello: è l’animatore più bello che mi poteva capitare!
Hai presente il biondo che è sceso dal pulmino? Quella specie d’incrocio
tra Brad Pitt e il tipo della foto che abbiamo strappato di nascosto da quella rivista
al supermercato? Ricordi che m’hai detto: “Con uno così mi farei cinquanta campeggi al mese,
anche con tua sorella?” Bene, è proprio lui! Si chiama Jean-Jacques, è francese,
simpaticissimo, e qui nel campeggio si occupa di quasi tutto: le attività, i giochi,
l’organizzazione.
Il primo giorno, appena mi ha vista, m’ha detto che ero piena d’entusiasmo!
E come fai a non esserlo con uno come lui? Io me lo sogno anche la notte!
Veronica dice che devo essere strabica per non accorgermi che ha le orecchie a
sventola e le gambe storte; ma tu la conosci mia sorella, direbbe anche che il nero è bianco
per farmi dispetto. E poi i suoi gusti! Adesso sta dietro a un mingherlino scolorito che si
chiama Adalberto e l’ha perfino convinto a costruire con altri due una casetta-rifugio per
animali feriti, che poi dovranno sistemare sopra un albero. Ma tanto meglio, così mi lascia
in pace.
Io invece sono diventata la responsabile del gruppo di cucina insieme a Rachel e
Helen: aiutiamo la cuoca, ma solo per tre giorni, poi toccherà ai maschi. E non vedo l’ora
di cambiare, perché Jean-Jacques ha detto che dopo ci metterà ai giochi o all’animazione, e
io e Rachel abbiamo già pensato di fare uno spettacolo.
Non te la prendere, ma Rachel è straordinaria: in cucina non tanto, perché non combina
quasi niente e ha dei gusti orribili, tipo pasta con la nutella, ma ha un sacco d’idee. E
poi ha avuto delle storie pazzesche con i maschi! Veronica dice che le spara più grosse di
un cannone… ma sai com’è Veronica.
Immagina che cosa sta facendo in questo momento: sta portando la cena
alle galline di Concetta, la cuoca! Queste galline sono in un recinto non
lontano dalle nostre tende, e devo dire che per essere delle galline sono abbastanza
simpatiche. Insomma, sono un po’ diverse dalle solite, piccole e
con le piume tutte colorate; quasi dei pulcini.
Veronica quando le ha viste è impazzita, sempre là vicino, cocò-cocò, e
Jean-Jacques le ha permesso di portare gli avanzi della sera e di restare nel
recinto dieci minuti, prima dei giochi di gruppo. Così lei s’è presa l’incarico
di sparecchiare il nostro tavolo e di portare alle galline quello che rimane nei
piatti. Tutte le sere. Se la vedessero i miei genitori non ci crederebbero!
Ma ti devo parlare un poco del campeggio. È vicino alla fattoria di Concetta e
Armando, suo marito, che oltre a occuparsi di galline e d’altre cose,
fa la spesa e i servizi per noi. Tra le cose di Armando ci dev’essere la caccia,
perché Veronica ha scoperto una stanza piena di zanne di cinghiale, ma lui
parla solo di trote ed è vestito dal mattino alla sera come un pescatore. Al
campeggio siamo in venticinque, ma della mia età solo quattro: un francese
che si chiama Denis ed è carino, ma pieno di brufoli, Rachel e la sua amica
Helen. Gli altri sono tutti più piccoli e non interessanti.
Rachel e Helen, quando litigano, parlano in inglese e siccome litigano spesso, non ci
capisco quasi mai niente; ma con me sono simpatiche. Non
so come facciano ad andare d’accordo litigando tanto, ma forse dipende dal
fatto che litigano in un modo diverso da noi. Infatti non alzano mai la voce,
e io capisco che stanno litigando perché Helen diventa tutta rossa e Rachel
sbatte le palpebre in fretta in fretta. Questo, come ti ho detto, succede varie
volte al giorno; poi all’improvviso si voltano le spalle e a questo punto la lite
è finita. Tornano normali.
La prima volta sono rimasta di stucco e ho pensato d’essermi sbagliata,
ma loro per smettere fanno proprio così. Poi Rachel mi ha spiegato che questo è un
ottimo sistema per litigare e rimanere amiche. Ma quando l’ho
proposto a Veronica, m’ha risposto: “E noi cosa c’entriamo con loro? Noi
litighiamo in italiano, mica in inglese!”.
A proposito, domani faremo la nostra prima uscita! Ci dovremo alzare
all’alba, ma credo che sarà molto emozionante. L’ha detto anche Jean-Jacques che sarà
un’escursione per palati forti! Pensa che dovremo raggiungere un castello semidiroccato,
dove nei tempi antichi è stata bruciata una strega giovane e bella.
Jean-Jacques ci ha raccontato che il suo fantasma va ancora in giro nei dintorni e che
qualche volta si lamenta.
Su questo ieri sera c’è stata una lunga discussione, perché Luisella ha incominciato a
dire che aveva paura e non voleva andare.
Allora Denis, che se la crede parecchio, s’è messo a ridacchiare e ha detto ch’erano
tutte sciocchezze e che Jean-Jacques l’aveva detto apposta per farsi bello con le ragazze.
Non ti dico Rachel! Quasi se lo mangiava!
Alla fine Denis ha detto a Luisella che domani la proteggerà lui dal fantasma; e
secondo me era proprio quello che lei voleva sentire. Come vedi, le cose incominciano a
farsi molto interessanti e spero di trovare il tempo per scriverti tutto come t’ho promesso;
altrimenti te lo racconterò a voce.
Un milione di baci dalla tua amica per sempre
Valentina
da A. Nanetti, Cara Rachel… Caro Denis, EL, Trieste 2004