Logo Lattes
Leggi velocemente Individua la frase Riordina le sequenze Verifica la comprensione Studia a memoria una poesia
Riscrivi un racconto Trova la parola Trova il sinonimo Usa correttamente i verbi Esercita l'ortografia
Vai al sito lattes

L’UCCELLO

Un giorno un uomo catturò un uccello dalle piume di tutti i colori. Orgoglioso della sua conquista, decise di metterlo in gabbia perché allietasse la casa con il suo canto.
– Che cosa vuoi da me? – gli chiese l’uccello. – Guarda il mio corpo magro, le mie zampe sottili e la mia testolina. Non sono che un vecchio uccello con le corde vocali fuori uso. Non potrai ottenere niente da me. Restituiscimi la libertà e in cambio ti rivelerò tre verità che ti saranno molto utili. Ti dirò la prima mentre sarò nella tua mano, la seconda quando sarò al sicuro su un albero e la terza dopo che avrò raggiunto la cima della collina.
– Accetto la proposta – disse l’uomo. – Dimmi dunque la prima verità.
– Non rimpiangere mai la perdita di una cosa – disse l’uccello, – anche se fosse preziosa come la vita. Curioso di saperne di più, l’uomo aprì la mano e liberò l’uccello, che andò a rifugiarsi sul ramo più alto di un albero, e rivelò la seconda verità:
– Se qualcuno ti racconta una cosa incredibile, non prestargli fede prima di avere controllato che sia vera. L’uccello abbandonò il ramo e raggiunse la cima della collina.
– Stupido uomo – riprese, – sappi che io porto su di me due enormi gioielli e ciascuno pesa cento grammi. Ora sarebbero tuoi se invece di rimettermi in libertà mi avessi ucciso. Meravigliato da questa rivelazione, l’uomo rimase un attimo in silenzio prima di dire qualcosa.
– Rivelami almeno la terza verità – supplicò.
– Non hai un briciolo di intelligenza! – disse l’uccello. – Hai già dimenticato quello che ti ho appena detto. A che pro rivelarti la terza verità dal momento che non hai ascoltato le prime due? Ti ho detto di non rimpiangere mai ciò che è perduto e di non prestare fede a ciò che sembra incredibile. Ed ecco che subito tu sei afflitto per una cosa perduta e credi alla più grande delle sciocchezze. Il mio peso non supera i venti grammi: come potrei portare su di me gioielli che pesano duecento grammi? Sei davvero uno sciocco. Il fragile uccello lasciò la cima della collina e scomparve all’orizzonte, lasciando l’uomo a meditare sulle sue parole.

da J. Muzi, Storie del mondo arabo, Fabbri Editori, Milano 2002
logo Lattes

S. LATTES & C. EDITORI S.p.A.

Via Confienza, 6 - 10121 Torino

Codice Fiscale e Partita Iva: 04320600010

Iscrizione Registro Imprese di Torino n. 04320600010